Manarola (IPA: [manaˈrɔla], Manaèa in ligure spezzino, Manaöa nella parlata locale), antico borgo della Riviera ligure di Levante, è una frazione del comune di Riomaggiore, in provincia della Spezia, e costituisce una delle Cinque Terre.
Geografia fisica
Manarola, così come le altre Cinque Terre, è stretta tra il Mar Ligure e la ripida catena montuosa che si distacca dall’Appennino presso il Monte Zatta e scende in direzione Sud-Est facendo da spartiacque tra la Val di Vara e la zona costiera. Il borgo sorge nel tratto terminale della valle del torrente Groppo.
Le abitazioni variopinte, costituite dalle tipiche case torri genovesi, si affacciano una ridosso all’altra sulla via principale, detta via Discovolo, ricavata dalla copertura del corso d’acqua. Il paese poi si inerpica sul costone roccioso che si protende sul mare, determinando un intreccio di stretti carrugi, che corrono paralleli su più livelli intermedi collegati tra loro da irregolari scalinate in ardesia.
A nord-ovest di Manarola sono altri tre borghi delle Cinque Terre, Monterosso, Corniglia e Vernazza, mentre a sud-est è Riomaggiore. Fra i cinque borghi Manarola è quello più piccolo dopo Corniglia.
Storia
Manarola ha avuto origine dalla migrazione di popolazioni che dalla Val di Vara e dall’insediamento romano di Volastra si sono mosse verso il mare per sfruttarne le risorse.
Il suo nome deriva, forse, dal latino Manium arula, che significa “piccolo tempio dedicato ai Mani”, ma questa etimologia rimane ancora molto incerta.
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
A monte dell’abitato si incontra la piazza principale di Manarola, attorno alla quale sorgono l’Oratorio dei Disciplinanti, la torre campanaria e la parrocchiale di San Lorenzo, in stile gotico genovese e che risale al 1338. La facciata della chiesa, in arenaria locale, è caratterizzata da un pregevole rosone in marmo di Carrara del 1375.
Architetture militari
Il castello costituiva il baluardo difensivo del borgo contro le incursioni dei pirati saraceni e intorno ad esso è cresciuto il nucleo centrale del paese; nei secoli l’edificio è divenuto abitazione privata, ma è tuttora ben riconoscibile per la sua struttura arrotondata in pietra; la sua porta di accesso è in via del Baluardo.
Altro
In posizione privilegiata per ammirare la struttura del borgo è Punta Bonfiglio, sulla quale si snoda un camminamento costruito dai manarolesi aperto nel 1968 e che collega la Marina con lo scalo di Palaedo.
Sulla sommità di Punta Bonfiglio è il piccolo cimitero del paese. Sulla facciata sono scritti i versi finali della poesia Liguria di Vincenzo Cardarelli:
«O aperti ai venti e all’onde liguri cimiteri! Una rosea tristezza vi colora quando di sera, simile ad un fiore che marcisce, la grande luce si va sfacendo e muore.» |
Molto suggestivo è inoltre l’ultimo tratto di via Belvedere che costituisce un vero e proprio balcone a picco sul mare terminando in una panoramica piazzetta dedicata ad Eugenio Montale, sulla cui targa sono riportati i primi versi della poesia Riviere:
«Riviere, bastano pochi stocchi d’erbaspada penduli da un ciglione sul delirio del mare.» |
Manarola si è dotata di un piccolo paranco, particolarmente funzionale per calare in acqua ed issare le barche, le quali vengono ordinatamente disposte lungo via Birolli, la strada principale in prossimità della Marina.
Se la piazza della chiesa venne ricoperta già nel 1863, sino al 1950 il torrente che attraversa il borgo era completamente scoperto. Al posto della via principale oggi esistente, undici ponticelli in pietra permettevano il transito da una parte all’altra del paese. Dal 1950 al 1970, ad iniziare dalla Marina il torrente fu progressivamente ricoperto in molti tratti, l’ultimo dei quali (dalla curva del torrente alla piazza della chiesa) negli anni 1977-1978.